Nanni Moretti

Attore, Distributore, Produttore, Regista

Biografia di Nanni Moretti

E’ uno dei pochi registi e autori italiani a essere riconosciuto (e spesso premiato) a livello internazionale. E’ forse l’unico a potersi concedere il lusso della massima libertà espressiva scegliendo spesso temi importanti, è un autore intelligente e dallo stile unico, da un lato fortemente intimista, dall’altro sottilmente politico. Punto saldo del suo cinema è una chiave di lettura degli eventi, pubblici o privati che siano, fortemente sarcastica e ironica.
Nanni Moretti nasce il 19 agosto 1953 da genitori romani in vacanza a Brunico in provincia di Bolzano. Cresce a Roma dove fin dalla tenera età coltiva le sue passioni: il cinema e la pallanuoto. Dopo il liceo classico, frequenta il DAMS di Bologna. Finiti gli studi, acquista una telecamera Super8 con la quale nel 1973 inizia a girare cortometraggi insieme agli amici. Nel 1976 firma il suo primo vero film, Io sono un autarchico, realizzato con la sua inseparabile Super8 e successivamente “gonfiato” in formato 16 millimetri. Il film, che ha per protagonista Michele Apicella suo alter-ego che interpreterà in altri film, ottiene un buon successo e viene proiettato in alcuni cineclub romani prima di essere presentato a diversi festival. Anche la critica inizia a parlare di lui. Nel 1977 ottiene una parte nel film dei fratelli Taviani Padre padrone. Nel 1978 esce nelle sale Ecce bombo, il suo primo film professionale girato in 16 millimetri che viene presentato al Festival di Cannes e ottiene incassi inaspettati imponendo Moretti definitivamente all’attenzione della critica. Nel 1981 realizza il suo primo film in 35 millimetri, Sogni d’oro che vince il Gran Premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 1984 dirige Bianca che lancia una giovane Laura Morante e nel 1985 La messa è finita in cui Nanni Moretti si toglie i panni di Michele Apicella per indossare quelli del sacerdote don Giulio. Il film vince l’Orso d’Argento al Festival di Berlino 1986. Nel 1987 usa il nome del suo dolce preferito, la Sacher Torte (citata in una indimenticabile battuta del film Bianca) per fondare insieme ad Angelo Barbagallo la casa di produzione Sacher Film. Nello stesso anno la società produce il suo primo film, Notte italiana di Carlo Mazzacurati, seguito nel 1989 da Domani accadrà di Daniele Luchetti in cui Moretti recita in un piccolo ruolo.
Nel 1989 Moretti dirige Palombella rossa, pellicola piena di riferimenti politici in cui torna a vestire i panni di Michele Apicella. Dopo aver realizzato il mediometraggio in forma di documentario La cosa, titolo che fa riferimento alla definizione di Achille Occhetto dell’organo politico derivante dalla trasformazione del Partito Comunista Italiano. Nel 1991 recita nel ruolo dell’uomo politico cinico e senza scrupoli Cesare Botero film Il portaborse diretto da Daniele Luchetti. Due anni dopo torna alla regia con Caro diario, film in tre episodi dal carattere fortemente autobiografico in cui Moretti veste i panni di sé stesso e non più dell’alter-ego Apicella. Il film lo consacra definitivamente anche in campo internazionale facendogli vincere il premio per la miglior regia al Festival di Cannes del 1994. Nel 1995 produce e interpreta La seconda volta, opera prima di Mimmo Calopresti sull’incontro casuale tra la vittima di un attentato terroristico e la sua attentatrice. Nel 1997 fonda con altri soci la società di distribuzione Tandem che poco dopo prende il nome di Sacher Distribuzione.
Nel 1998 torna alla regia con il film Aprile, ancora un “diario” ricco di riferimenti alla politica italiana in cui Moretti interpreta sé stesso.
Nel 2001 realizza La stanza del figlio storia di una famiglia devastata dalla morte di un figlio in cui vuole accanto a sé nuovamente Laura Morante. Il film vince nel 2001 la Palma d’Oro al Festival di Cannes.
Il 2002 vede rafforzarsi il suo impegno politico, è infatti promotore del movimento dei “girotondi” in cui si rende portavoce di un’aspra critica sia nei confronti del governo di centrodestra sia nei confronti del movimento di centrosinistra. Sulla scia di questo impegno, nel 2006 dirige Il caimano, film incentrato sulla figura di Silvio Berlusconi che suscita un vespaio di polemiche. L’anno seguente torna a farsi dirigere da un altro regista vestendo i panni del protagonista di Caos calmo diretto da Antonello Grimaldi e tratto da un romanzo di Sandro Veronesi.
Nel 2011 torna alla regia con Habemus Papam, film di co-produzione italo-francese che ha per protagonista Michel Piccoli e in cui Moretti si ritaglia il ruolo di uno psicanalista. La pellicola viene presentata in concorso al Festival di Cannes dello stesso anno e vince il Nastro d’Argento per la migliore regia. Per il ruolo interpretato in questo film, Piccoli riceve il David di Donatello come miglior attore protagonista.